Questa mattina a casa stiamo giocando con “What’s Next Puzzles” del marchio giochi educativi inglese Galt www.galt.co.uk
E’ adatto per bambini dai 2 anni in su.
Nicola gli ha messi tutti in disordine e il gioco di oggi è ritrovarli e rimetterli in ordine rispettando la sequenza giusta.
Sono 10 puzzle colorati cartonati molto resistenti che aiutano il bambino a sviluppare la capacità narrativa: raccontare semplici storie in sequenza e comprendere il concetto temporale prima/dopo/alla fine.
Ogni storia è composta da 3 vignette collegate tra loro che nascono da piccole esperienze di vita del bambino e lo aiutano ad accrescere la sua conoscenza del mondo che lo circonda, ad allenare la motricità fine e la coordinazione motoria grazie al puzzle ad incastro.
Inoltre favorisce la nascita dei primi nessi causali e delle inferenze, oltre ovviamente che a stimolare il linguaggio, in particolare il vocabolario e la struttura della frase.
Suggerimenti per stimolare il linguaggio:
- Potete prima raccontare voi la storia e poi chiedere al bambino di riordinarla e solo dopo provare a narrarla; in questo modo sarà aiutato dalla memoria uditiva e dallo stimolo visivo
- Cercate di fare una domanda alla volta e di aspettare prima di farne un’altra, un bambino può metterci anche fino a 10 secondi prima di rispondere
- Può essere utile usare delle piccole frasi di incoraggiamento e/o di completamento: ad es. “comincio io, poi se vuoi continui tu…“, oppure “Qui c’è la bambina che prende il…..” e il bambino può finire la frase
- Non sforzate il bambino a produrre, è molto facile che più richieste gli fate più si sentirà sotto pressione e produrrà meno. Dategli il tempo per prendere confidenza con il gioco, partite voi per primi e fate qualche esempio, aspettate e osservate se poi il bambino comincia di sua volontà
- Domande semplici come “Chi è?”, “Che cosa fa?”, “Che cosa succede dopo?” o “Qual è il problema?” possono aiutare il bambino a ragionare sugli eventi e a costruire la frase in modo autonomo
- Si possono anche inventare delle conclusioni diverse in modo fantasioso (per bambini più grandicelli)
- Oppure continuare la storia immaginando cosa potrebbe succedere in seguito
- Ricordate di usare “le parole per legare”, per rendere la narrazione più coesa, ricca e piacevole all’ascolto: “all’inizio, c’era una volta, un giorno, una mattina/pomeriggio/sera, dopo, successivamente, poi, e, all’improvviso, ma, perché, allora, così, alla fine, per concludere, per finire,…”
- Usate la prosodia e l’espressività facciale per incantare i vostri bambini, per attirare e mantenere la loro attenzione, per invogliarli a stare al gioco e sentirsi liberi di raccontare
- DIVERTITEVI, ASSOLUTAMENTE.
Parole di mamma Esperienze di una mamma logopedista www.robertaperosa.com
“Vivere intensamente, condividere esperienze, crescere con bambini felici e liberi”