Programma di vigilanza per le tappe di sviluppo uditivo e comunicativo nei bambini dalla nascita ai 3 anni

CONTROLLO DELLE TAPPE DI SVILUPPO UDITIVO E COMUNICATIVO NEI NEONATI SANI O CON FATTORI DI RISCHIO MINORI

A cura del Pediatra di famiglia, in collaborazione con i genitori

Tappe di sviluppo uditivo e comunicativo nel corso della crescita:

Nel corso della crescita il bambino sviluppa dei comportamenti comunicativi che seguono delle tappe a seconda delle diverse epoche del suo sviluppo. Imparare ad osservare il proprio bambino è fondamentale e se si nota che non sviluppa tutti o alcuni dei comportamenti elencati in relazione alla sua età, è meglio parlarne con il proprio medico pediatra di riferimento.

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 3 mesi:

  • si spaventa oppure smette di muoversi con un rumore improvviso (una porta che sbatte, un cane che abbaia, un urlo,…)
  • si sveglia e piange quando qualcuno parla o c’è un rumore improvviso
  • smette oppure accelera o rallenta la poppata quando c0è un rumore improvviso
  • riconosce e viene tranquillizzato dalla vostra voce
  • l’alternanza dei suoni forti e deboli attira la sua attenzione (ad esempio spalanca o socchiude gli occhi)

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 6 mesi:

  • volge il capo nella direzione di un suono improvviso e forte
  • di solito smette di piangere quando la mamma lo chiama
  • rivolge lo sguardo nella direzione di chi parla e lo chiama
  • suoni familiari come il tintinnio del cucchiaio nel piatto evocano prime relazioni come avesse capito che è l’ora della pappa
  • gli piacciono i giochi musicali

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 9 mesi: ATTENZIONE TRA GLI 8 E I 9 MESI COMINCIA LA COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO ORALE!

  • capisce il significato di “no”, “ciao”, “andiamo”
  • usa la voce per attirare l’attenzione
  • presta attenzione a musica e canzoni
  • si gira se qualcuno lo chiama o se un rumore proviene da dietro
  • riconosce il suo nome e quello dei membri della famiglia anche se non presenti
  • capisce se la voce di una persona è amichevole
  • rivolge lo sguardo in direzione di un suono, di una voce o di chi lo chiama
  • produce molti più suoni nuovi rispetto ai precedenti mesi

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 1 anno:

  • riconosce il nome dei suoi giocattoli
  • usa la voce per attirare l’attenzione dei presenti
  • capisce il significato di domande semplici
  • capisce il significato di comandi semplici (es. dammi la mano, apri la bocca)
  • si guarda attorno quando ci sono rumori nuovi e ne cerca la fonte
  • saluta se gli viene richiesto
  • è attratto dallo squillo del telefono e dal campanello di casa
  • sa identificare le persone e le parti del corpo
  • balla quando c’è la musica
  • localizza i suoni

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 2 anni:

  • sa indicare gli oggetti che gli vengono nominati
  • esegue ordini semplici e complessi (es. vai in camera tua e prendi i calzini)
  • gli piacciono la musica, la radio, la tv
  • riconosce i suoni
  • riconosce e sa indicare le parti del corpo
  • risponde quando lo si chiama da un’altra stanza
  • vuole comunicare con gesti e parole e prime frasi: esprime i suoi interessi, bisogni, desideri e racconta le sue esperienze
  • si arrabbia se gli adulti non riescono a capirlo (frustrazione)

Comportamenti uditivi e comunicativi normali a 3 anni:

  • pone delle domande (dove?perchè?quando?chi è?cosa fa?)
  • inizia a capire il significato di dentro, fuori, sopra, sotto
  • risponde alle domande che gli si pone
  • ascolta le audio storie
  • presta attenzione ai richiami di pericolo (es. fermo!attento!)
  • parla e ascolta al telefono

Qui di seguito vi lascio un piccolo approfondimento sull’indagine preventiva per eventuali deficit uditivi:

LO SCREENING UDITIVO NEONATALE:

E un test veloce e semplice che valuta l’udito e che viene eseguito a tutti i neonati 8si dice infatti test di screening universale). Una piccolissima parte di bambini può nascere con un difetto uditivo che risulta molto difficile da identificare senza dei test specifici ed oggettivi. Per un corretto sviluppo del bambino è però molto importante poter identificare un eventuale deficit del canale uditivo il più precocemente possibile.

E’ importante sottoporre allo screening uditivo tutti i neonati; circa 1 su 1000 nasce con un difetto uditivo e la maggior parte di questi bambini nasce da una famiglia senza alcuna storia di sordità.

Quando e da chi viene eseguito il test?

Ci sono due tipi di test utilizzati nello screening uditivo:

  • le emissioni otoacustiche
  • i potenziali evocati uditivi

Vengono eseguiti dal personale infermieristico o da personale specializzato prima della dimissione dal nido; non sono assolutamente dolorosi, né fastidiosi e non vengono utilizzati sedativi né anestetici.

Le emissioni otoacustiche si eseguono collocando un morbido tappino nella parte esterna del condotto uditivo del bambino. Il tappo emette dei suoni di bassa intensità che vengono recepiti dalla parte interna dell’orecchio, la coclea. Una coclea che funziona normalmente risponde a questi stimoli sonori con un’eco che il sondino e il computer possono rilevare.

Il secondo test è quello dei Potenziali Evocati Uditivi del tronco automatici (AABR): si eseguono posizionando tre piccoli elettrodi sulla testa e collocando un morbido tappino nella parte esterna del condotto uditivo del bambino che emette dei suoni di bassa intensità. Un computer misurerà così la risposta al suono per entrambi le orecchie.

Qual è il significato del risultato?

Se la piccola sonda posta nell’orecchio del bambino rileva una risposta vuol dire che il bambino, con elevatissima probabilità, non ha una perdita uditiva.

E’ comunque importante imparare ad osservare lo sviluppo uditivo e linguistico del bambino durante la crescita.

Può capitare che la piccola sonda posta nell’orecchio del bambino non rilevi alcuna risposta e questo accade con una certa frequenza. L’assenza della risposta non indica necessariamente la presenza di un deficit uditivo. Ci sono diversi motivi per cui potrebbe essere più difficile rilevare una risposta:

  • il bambino è stato particolarmente irrequieto durante il test
  • il condotto uditivo era ancora pieno di vernice caseosa
  • oppure l’ambiente era particolarmente rumoroso durante l’esecuzione del test

Al momento della dimissione vi verrà richiesto di riportare il bambino per un’ulteriore accertamento e ricevere delle informazioni dettagliate al riguardo.

Se siete preoccupati dell’udito del vostro bambino potete discuterne con il vostro medico Pediatra ricordando che le capacità uditive di un bambino possono essere valutate in modo oggettivo a qualsiasi età.

E cosa può succedere con il raffreddore (rinite)?

Il raffreddore (rinite) è molto frequente nei bambini di età prescolare. E’ caratterizzato da naso chiuso, colo di muco, starnuti, mal di gola, tosse che compaiono entro 48 ore dal contatto con il virus. Può associarsi a febbre, bruciore agli occhi, mal di testa e malessere in generale. I sintomi migliorano o si risolvono spontaneamente in circa 7-10 giorni nella maggior parte dei bambini.

Nel lattante che non sa respirare con la bocca il raffreddore può essere più impegnativo: si possono avere irritabilità, calo di appetito, disturbi del sonno, febbre anche elevata (38,5-39 gradi).

Quando preoccuparsi?

E’ bene consultare il medico pediatra in caso di:

  • mal d’orecchi improvviso (importante e persistente)
  • sintomi che persistono oltre i 10 giorni
  • febbre che continua elevata per più di 48/72 ore
  • particolare stato di sofferenza del bambino

Che cosa fare per prevenire le riniti e le otiti?

E’ fondamentale tenere SEMPRE LIBERE, PULITE E UMIDE LE VIE RESPIRATORIE instillando nel naso SOLUZIONE FISIOLOGICA più volte al giorno. Se occorre, subito dopo, ASPIRARE LE SECREZIONI NASALI IN ECCESSO con le apposite polpette.

Ecco alcuni esempi, qui sopra trovate le comuni fialette da 5 ml di soluzione fisiologica, mentre qui sotto la soluzione spray molto comoda e pratica da usare anche due volte al giorno per tenere pulite e umide le cavita respiratorie nasali. Questa in particolare è adatto anche per i neonati (Physiomer baby 100% siero di mare, spray nebulizzato dalla nascita).

Questa invece è un esempio di polpetta per aspirare le secrezioni in eccesso nei bambini a partire dai primi mesi (i beccucci sono usa e getta, ci sono le confezioni di ricariche apposta).

“Parole di mamma – Esperienze di una mamma logopedista”

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